Sardegna: Tra Speculazione e Incubo Nucleare, Esiste una Terza Via

La nostra terra. Un'isola scolpita dal vento millenario, bagnata da un mare che il mondo ci invidia, il cui profumo di mirto, di ginepro e di elicriso è l'essenza stessa della nostra anima. Un luogo che per millenni è stato culla di una civiltà unica, santuario di tradizioni, casa. Oggi, però, quest'isola, la nostra casa, è al centro di un gioco cinico e spietato, e il suo futuro è appeso a un filo. Un'ombra scura, un orrore che credevamo sepolto per sempre nei libri di storia, si allunga minacciosa sulle nostre coste: l'ombra del nucleare. Le proteste che infiammano la Sardegna sono il sintomo di un malessere profondo e antico. Non sono il "no" bigotto di un popolo che rifiuta il progresso, ma il grido di rabbia e di dignità di chi si sente, ancora una volta, colonizzato. Vediamo le nostre colline, i nostri orizzonti unici al mondo, sfregiati da selve di pale eoliche e da sterminati campi di pannelli fotovoltaici, e una domanda sorge spontanea e carica di...